• Ogni anno la prima domenica successiva al 19 di Marzo viene rappresentata da attori locali la fuga del Bambino Gesù e dei suoi genitori inseguiti dai soldati di Erode.
  • Una delle tradizioni più sentite dalla popolazione, viene rappresentata il Venerdì Santo con la processione dell’altissima croce detta: "Lu Signuri di li fasci", del Signore nell’urna e della Madonna Addolorata.
  • La Domenica di Pasqua il tradizionale "incontro" del Signore Risorto e della Madre Sua, Maria Santissima.
  • Nel periodo Natalizio vengono allestiti numerosi presepi esterni alle abitazioni addobbati in modo assai caratteristico. I presepi vengono chiamati Nuveni (novene) perché, per nove sere di seguito, le bande musicali cittadine intonano nenie e canti natalizi per celebrare nascita di Gesù.
  • Due Domeniche dopo la Pasqua si festeggia, con processione per le vie del paese, la festa San Vincenzo Ferrer, patrono dei muratori. Caratteristiche di questa festa sono le grandi figure volanti di carta velina multicolore, detti "palloni.
  • Durante il mese di Maggio si svolge il "Corpus Domini", cioè la processione, ripetuta per tre giorni, con Gesù Eucaristia per le vie del paese; 
  • L’ultima domenica di Luglio vede i Pietrini accorrere alla chiesa di San Nicola per la ricorrenza di San Calogero. Il pane, portato dai fedeli come devozione al santo, ha le forme più diverse (di mano, di piede, di testa), a seconda della grazia ricevuta.
  • Il 15 Agosto si festeggia la Madonna della Cava, compatrona di Pietraperzia assieme a S. Rocco, caratteristica è la messa di mezzanotte del 14 Agosto sul    piazzale esterno del suo Santuario. Il Santuario ospita un quadro raffigurante la Vergine col Bambino, dipinto da un autore bizantino nel quarto o quinto secolo dopo Cristo.
  • Ill 16 Agosto si festeggia con grande solennità San Rocco, compatrono di Pietraperzia.
  • La prima Domenica di Ottobre si celebra la festa della Madonna delle Grazie con la tradizionale rottura dei cosidetti "pignateddi" ,brocche pensili di argilla racchiudenti i più impensati regali, che ragazzi bendati si cimentano a rompere a colpi di bastone.