La zona archeologica di Morgantina si estende su un sistema articolato di colline che procedono da Est verso Ovest per una lunghezza di circa tre chilometri; è posizionata nelle vicinanze di un affluente del Simeto, il Gornalunga, e a controllo di un vasto e fertile territorio agricolo. La posizione e la ricchezza del territorio spiegano il ruolo economico e politico avuto dalla città nella sua lunga storia.
Più che di un sito si deve parlare almeno di tre siti come si può vedere dalla pianta generale.
- ll sistema collinare della Cittadella fu abitato fin dalle epoche più remote, conserva: tracce del villaggio siculo e acropoli, agorà e necropoli della città greca arcaica; è possibile visitarla, ma ancora non è inserita negli itinerari ufficiali; è raggiungibile, a piedi o con auto fuoristrada, continuando lungo la strada che costeggia l'agorà ellenistica per circa un chilometro. Si consiglia di visitarla con una buona guida.
- La zona di San Francesco è un ampio terrazzamento. Oltre alle tracce delle capanne castellucciane, conserva i ruderi di un'ampia zona sacra; il sito è alle spalle della collina est di Serra Orlando; anche questo non rientra negli itinerari ufficiali. Si raggiunge continuando a percorrere la strada che costeggia l'agorà per un centinaio di metri, si svolta a destra all'altezza del rudere della chiesa di San Francesco, che dà il nome alla contrada.
- La contrada Serra Orlando è la meta conosciuta da tutti i visitatori, con gli splendidi reperti dell'epoca ellenistica: l'agorà, il teatro, i granai e i quartieri residenziali posti nelle collinette ad est e ad ovest della stessa agorà.