Quartiere Rocche
Tutto un quartiere di Agira, compreso all'incirca tra la via Diodorea e la via Raddusa, è caratterizzato da un tessuto urbanistico arabo, con la tipica articolazione delle strade nei tipi fondamentali: shàri (strada principale, pubblica), durub (strada secondaria, senza uscita ma con un notevole articolazione, semipubblica), azikka (vicolo cieco, privato, da esso si accede alle abitazioni di uno stesso ambito familiare).
E un tipo di tessuto urbanistico che rispecchia un'organizzazione sociale legata al clan, alla famiglia estesa; un modo di organizzare la città basato sui «due pilastri dello stato, la vita familiare (munahahat) e la generalità delle cose che gli uomini hanno in comune (musàrakàt)»
Il decentramento di questo quartiere lo ha tenuto al riparo fino ad oggi da grossi interventi  di riorganizzazione urbanistica, da «sventramenti», conservando così questo tessutourbano risalente al periodo arabo.
E rimasto appunto un paesaggio urbano molto ricco di stradine, vicoli ciechi, improvvise curve a gomito, cortiletti, scalinate; tutto un tessuto urbano che riporta ad un modo di vivere molto diverso dal nostro attuale, ma che appartiene ancora al nostro retaggio culturale.

Grotta S. Filippo
Secondo la tradizione locale sarebbe stata la prima abitazione di S. Filippo al suo arrivo ad Agira.
La grotta si articola in due parti. Vicino all'ingresso è fiancheggiata da tombe ad arcosolio; lungo il lato destro corre anche un sedile. Sul fondo la grotta si allarga ed ospita l'altare e, a destra in alto, una pittura annerita dalla fuliggine delle candele votive nella quale la tradizione indica S. Filippo. Secondo la tradizione l'impronta sarebbe stata lasciata da S. Filippo andando a sbattere contro la parete durante la lotta contro i demomi che infestavano la grotta.

Fontana di Majmone
La Fonte di Majmone, sita all'inizio di via Orselluzzo, fù scenario di fatti prodigiosi e miracolosi della vita di S. Filippo.
Una su tutte la scommessa fatta e vinta contro i demoni, per evitare che  rompessero le anfore dell'acqua a S. Filippo Diacono tutte le volte che si accingeva a riempirle presso la fonte, S. Filippo legato dai demoni con grosse catene riuscì a liberarsi, mentre loro legati con dei peli dei suoi capelli rimasero imprigionati.

Cimitero Canadese
A valle di Agira, parte est, poco dopo oltre il bivio per Gagliano Castelferrato, una collinetta, accoglie uno dei tre cimiteri di guerra Canadesi realizzati in Sicilia (Agira, Catania, Siracusa),dalle forze anglo-americane. La monumentale Croce che sovrasta le cinquecento piccole croci e altrettante lapidi è stata ridotta in altezza a seguito di un fulmine che aveva squassato, intorno il 1970,  il monoblocco di marmo. Nel 1977 è stata invece diroccata, dal governo canadese, la graziosa adiacente villetta adibita ad abitazione del guardiano ed eliminata la guardiana stabile.