Comune in provincia di Enna, da cui dista soltanto 30 km., Valguarnera Caropepe è situato 590 mt. s.l.m., nella Val di Noto e nella valle omonima che si apre sul mare tra due promontori. La cittadina conta 13.830 abitanti, ed ha una superficie di 9,3 chilometri quadrati con confini geografici
che la pongono in uno scenario archeologico-storico-naturalistico di grande rilievo.

Grazioso centro agricolo, Valguarnera Caropepe vanta una cospicua coltivazione di grano, mandorle, nocciole, olive e uva prodotti che si possono gustare ogni anno nella cosiddetta Fiera Grande che si tiene nel mese di marzo.
Sviluppato è l'allevamento locale di bovini e ovini che vengono esposti nel mese di maggio di ogni anno nella Fiera del Bestiame.

Abbarbicato a 590 metri d'altezza, il paese gode di una magnifica distesa di campi coltivati a grano, vallate e colline, sul versante orientale degli Erei. Alcune di queste colline sono sature di storia e raccontano in modo perfetto, le origini dei cittadini di Valguarnera Caropepe. È il caso del Monte Rossomanno (889 metri s.l.m); un'altura ripida e scoscesa a tre chilometri dal centro abitato, che ha conosciuto negli anni la presenza di Greci, Romani e diverse signorie nel medioevo. Oggi Rossomanno è riserva naturale. Degna di menzione è anche la contrada "Monterascati" (Monte raschiato), confinante con Rossomanno e costellato di importanti insediamenti a grotta del neolitico.
 
A pochi chilometri da questo vi è Floristella, l'attuale Parco minerario di Floristella-Grottacalda, un tempo una delle più famose miniere zolfifere d'Italia. Si ritiene che l'estrazione dello zolfo avvenisse già in epoche preistoriche, e ha dato nel tempo una possibilità di lavoro a migliaia di siciliani e valguarneresi. Sul finire dell'Ottocento le miniere erano di proprietà del Barone Pennisi di Floristella da cui prende il nome anche la zona antistante le cave.