Regalbuto situata in provincia di Enna, nella Sicilia centrale, conta circa 7.700 abitanti e sorge su una collina a 520 m di altezza sul livello del mare. Il territorio ha una superficie di 169 km2 e confina a Nord con Troina, ad Ovest con Gagliano Castelferrato ed Agira, ad Est con il territorio dei comuni di Centuripe e Randazzo mentre a Sud confina con Catenanuova.
Siamo al centro della Sicilia, in quella parte dell'isola che i Romani chiamarono "umbilicus Siciliae" e che gli Arabi segnarono nelle carte geografiche come ideale spartiacque tra la Val Demone e la Val di Noto. Una piana sconfinata dove un incredibile silenzio si accompagna a una natura quieta e delicata
Il comune offre momenti di pace silente e visioni d'incanto. Il tutto arricchito a distanza dalla massiccia mole dell'Etna ammantato di neve che sembra suggellare un panorama di rara bellezza. Per assicurare l'irrigazione degli agrumeti dell'Ennese e della piana di Catania, oltre che per alimentare una centrale idroelettrica, venne realizzato un bacino che ancora oggi è fra i più estesi d'Europa. Ci sono voluti quasi dieci anni per completare la costruzione di questo vero e proprio lago denominato Pozzillo la cui lunga striscia argentea somiglia curiosamente a una elegante cravatta e la cui vista quasi nobilita i caratteri di un pezzo di Sicilia probabilmente sconosciuta ancora a molti. Dalla fusione delle contrade Cangemi, Prato e Buterno è stata come ricavata un'area che si estende per circa quindici chilometri in cui è sorto un bacino imbrifero di rimarchevole portata. E ciò quasi a voler incentivare la caratteristica vocazione della provincia di Enna definita la "provincia dei laghi" per via del progressivo sorgere di ben cinque potenti serbatoi mirati a irrigare le arse campagne isolane.
Tra i seminativi le colture predominanti sono il frumento, i cereali e le fave. Nelle campagne è possibile osservare meravigliosi oliveti e agrumeti.
Fra le attività connesse col mondo agricolo non dobbiamo dimenticare l'allevamento. I bovini costituiscono la parte più consistente del patrimonio zootecnico. Le aziende presenti sul territorio sono cica 200. Per lo più si tratta di allevamenti di ingrasso: i capi bovini o suini vengono venduti direttamente ai grossisti per la macellazione. Il latte per lo più viene trasformato, con lavorazioni di tipo artigianale, in formaggi tipicamente locali: caciocavallo, pecorino, ricotta e tuma.
Un discorso a parte meritano artigianato e industria. I settori più diffusi sono quello delle costruzioni edili, la trasformazione della plastica, dei tessuti, del legno e degli alimenti. Probabilmente il fiore all’occhiello del panorama economico della cittadina è la Cassa Rurale e Artigiana che ha riposto fiducia in giovani operatori locali.
Siamo al centro della Sicilia, in quella parte dell'isola che i Romani chiamarono "umbilicus Siciliae" e che gli Arabi segnarono nelle carte geografiche come ideale spartiacque tra la Val Demone e la Val di Noto. Una piana sconfinata dove un incredibile silenzio si accompagna a una natura quieta e delicata
Il comune offre momenti di pace silente e visioni d'incanto. Il tutto arricchito a distanza dalla massiccia mole dell'Etna ammantato di neve che sembra suggellare un panorama di rara bellezza. Per assicurare l'irrigazione degli agrumeti dell'Ennese e della piana di Catania, oltre che per alimentare una centrale idroelettrica, venne realizzato un bacino che ancora oggi è fra i più estesi d'Europa. Ci sono voluti quasi dieci anni per completare la costruzione di questo vero e proprio lago denominato Pozzillo la cui lunga striscia argentea somiglia curiosamente a una elegante cravatta e la cui vista quasi nobilita i caratteri di un pezzo di Sicilia probabilmente sconosciuta ancora a molti. Dalla fusione delle contrade Cangemi, Prato e Buterno è stata come ricavata un'area che si estende per circa quindici chilometri in cui è sorto un bacino imbrifero di rimarchevole portata. E ciò quasi a voler incentivare la caratteristica vocazione della provincia di Enna definita la "provincia dei laghi" per via del progressivo sorgere di ben cinque potenti serbatoi mirati a irrigare le arse campagne isolane.
Tra i seminativi le colture predominanti sono il frumento, i cereali e le fave. Nelle campagne è possibile osservare meravigliosi oliveti e agrumeti.
Fra le attività connesse col mondo agricolo non dobbiamo dimenticare l'allevamento. I bovini costituiscono la parte più consistente del patrimonio zootecnico. Le aziende presenti sul territorio sono cica 200. Per lo più si tratta di allevamenti di ingrasso: i capi bovini o suini vengono venduti direttamente ai grossisti per la macellazione. Il latte per lo più viene trasformato, con lavorazioni di tipo artigianale, in formaggi tipicamente locali: caciocavallo, pecorino, ricotta e tuma.
Un discorso a parte meritano artigianato e industria. I settori più diffusi sono quello delle costruzioni edili, la trasformazione della plastica, dei tessuti, del legno e degli alimenti. Probabilmente il fiore all’occhiello del panorama economico della cittadina è la Cassa Rurale e Artigiana che ha riposto fiducia in giovani operatori locali.