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Chiesa e convento, furono costruiti dal Principe Don Ferdinando Lancellotto Castelli nel 1657. In detta Chiesa, opera di grande valore artistico e di gusto raffinatissimo, è la statua marmorea che rappresenta la titolare della chiesa: S. Maria di Gesù. Un quadro di grandi dimensioni collocato sopra l’altare maggiore, raffigurante la Madonna degli Angeli, che si presenta subito allo sguardo di chi entra in Chiesa imponente per struttura e figurazione di personaggi.

La Chiesa di S. Maria delle Grazie, risulta fondata in data 30 Maggio 1575, anno di inizio 1570. La Chiesa fu eretta a Parrocchia il 30 Maggio 1810 dall’Arciv. Di Messina Don Pietro Ruez. Detta Chiesa era in stile barocco, non molto spaziosa, ma ricca di opere pregevoli. L’altare maggiore di marmo pregiato, dello stile della chiesa, grandioso e maestoso, riportava una iscrizione posta sotto La mensa, la quale poggiava sopra due zampe di leone.
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La Chiesa Madrice di S. Cataldo fu aperta al culto in data 4 aprile 1304. La chiesa Madrice, ampia e spaziosa sorge ai piedi della Rocca, col Campanile stile gotico, esposto a mezzogiorno. La struttura originaria non era quella di oggi. Da rilievi fatti su alcune pitture del sec. XVII e dall’esame dei muri, colonne ecc. si può affermare che la Chiesa in origine fosse ad una sola nave con l’aggiunta di due cappelle attigue all’altare maggiore, dedicata al SS. Sacramento e l'altra a S.Pietro. Tale cappella ospita il detto quadro della Cena del Signore. Il detto quadro nella varietà dei personaggi, forma un capolavoro di originalità ed armonicità importante e brillante. L’ingresso della Chiesa in origine era a sud, cioè dalla parte laterale all’entrata odierna. A lato sud si ergeva la torre campanaria a poca distanza da un solido bastione che faceva da contrafforte alla torre e alla Chiesa. A fianco del campanile si suppone che vi fosse un portico.
In un secondo tempo, non prima del 1589, sono aggiunte sul lato destro attuale, altre tre cappelle, e fu prolungata la navata ad ovest con l'ingresso ad Est. Nel sec. XVII, fu costruita l’abside attuale, con l’altare maggiore. Dello stesso periodo risulta la costruzione della cappella eretta in onore del Patrono S. Cataldo, dove trovasi attualmente, cioè sul lato sinistro dell’abside. Dopo il 1589 fu costruita,nel 1647, la cappella in onore del SS. Crocifisso, mentre nel 1727, si costruiva attigua alla precedente, un’altra cappella in onore della Vergine SS. Assunta in cielo. La tettoia, scolpita in legno, a cassettoni quadrangolari. L’opera, costruita nel 1666, si estende per tutta la lunghezza della Chiesa ed è dichiarata monumento nazionale.
Altra opera d’arte di grande valore è il tabernacolo collocato nell’altare maggiore. Un'altra opera degna di rilievo è il frontespizio che trovasi all'ingresso della porta principale. Non si può tralasciare di dire qualche cosa sulla bara o fercolo del S. Protettore che porta la data del 1579; è un capolavoro a stile barocco. Le quattro colonne, alle quali si attorcigliano foglie e grappoli d’uva e sostengono una cupola in legno decorata in oro zecchino, adornata con teste di angeli bene intonate. Importanti sono anche i quadri del Protettore, e quello di S. Pietro e quello della SS. Trinità di Rosalia Novelli.
Importantissimi due dipinti su tavola che rimontano ad antichissima data, si trovano attualmente nella cappella di S. Cataldo, formano la porta di un armadio che si apre in due, in una è raffigurato S. Pietro e nell'altra S. Paolo. Anche il fonte battesiamale in marmo, sostenuto da una colonna sorretta da un piedistallo e molto interessante, specialmente perchè il piedistallo lo formano due leoni raggomitolati a testa alta di stupenda naturalezza e fine manufattura.

Sorge nelle vicinanze del Piano Puleo; la Chiesa possiede un quadro di S. Michele Arcangelo pittura non molto antica, che riporta espressivo e terrorizzante l’atteggiamento del diavolo giacente sotto i piedi dell’Arcangelo. La statua di S. Antonio Abate che prima si trovava nella Chiesa omonima, rappresenta il Santo Abate seduto col bastone in mano. 

La Chiesa che noi chiamiamo di S. Antonio Abate in realtà era dedicata alla Madonna del Carmelo. Di S. Antonio Abate risulta che attigua alla Chiesa vi era una cappella dedicata al Santo; prima del crollo(1925) vi era un ampio ed alto salone dove si accedeva all’altare maggiore, che in tempi recenti era usato come sacrestia ed oratorio.

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