Le origini di Agira sono antichissime dagli studi di alcuni reperti preistorici si risale che inizialmente la città fu popolata, circa 30.000 anni fa. La cittadina sorge su una montagna a 670 metri d'altezza, a metà strada tra Enna e Catania, sulle pendici del Monte Teja. Il suo territorio, offre panorami magnifici sulla vetta del Monte, maestosa e la veduta dell'Etna e del lago Pozzillo. Conta 8351 abitanti, situato a 35 Km a Nord-Est del capoluogo. Ha economia prevalentemente agricola; il suo territorio è coltivato a cereali, vite, olivo. Presenti anche attività molitorie e zootecniche.
Valli dorate, verdi altopiani, dolci colline: il territorio di Agira è caratterizzato dal Vallone di Piano della Corte (oggi riserva naturale), luogo seducente e remoto, di rilevante pregio botanico e paesaggistico. Distribuito per un tratto lungo più di sei chilometri, lungo le rive di un modesto corso d'acqua che scorre a sud-ovest dell'abitato, sinuosamente si snoda un lussuoso arabesco vegetale, un verde intrico, nella penombra che regna nel sottobosco e lungo le rive del vallone, in ogni specie vegetale si mostra in tutta la sua legante architettura. Altissimi Pioppi, varie specie di Salici, Olmi, Noccioli, di considerevole pregio botanico: il Garofanino di bosco, dai fiori roseo-violetti, la profumata Ginestra, il superbo Cisto rosso, il variopinto Trifoglio, il Vilucchio, dalle fragili campanule rosee, l'esuberante Valeriana rossa, l'aromatico Timo, varie specie di Menta profumatissima, l'elegante Giunco e ancora la Tifa l'Equiseto il Carice.
Assieme alle numerosissime specie di uccelli tipici delle zone umide e dei boschi radi ed agli anfibi, le farfalle sono presenti in grande quantità, arricchendo con le loro sgargianti livree la bellezza del vallone.
Valli dorate, verdi altopiani, dolci colline: il territorio di Agira è caratterizzato dal Vallone di Piano della Corte (oggi riserva naturale), luogo seducente e remoto, di rilevante pregio botanico e paesaggistico. Distribuito per un tratto lungo più di sei chilometri, lungo le rive di un modesto corso d'acqua che scorre a sud-ovest dell'abitato, sinuosamente si snoda un lussuoso arabesco vegetale, un verde intrico, nella penombra che regna nel sottobosco e lungo le rive del vallone, in ogni specie vegetale si mostra in tutta la sua legante architettura. Altissimi Pioppi, varie specie di Salici, Olmi, Noccioli, di considerevole pregio botanico: il Garofanino di bosco, dai fiori roseo-violetti, la profumata Ginestra, il superbo Cisto rosso, il variopinto Trifoglio, il Vilucchio, dalle fragili campanule rosee, l'esuberante Valeriana rossa, l'aromatico Timo, varie specie di Menta profumatissima, l'elegante Giunco e ancora la Tifa l'Equiseto il Carice.
Assieme alle numerosissime specie di uccelli tipici delle zone umide e dei boschi radi ed agli anfibi, le farfalle sono presenti in grande quantità, arricchendo con le loro sgargianti livree la bellezza del vallone.